Da oltre un decennio l’Università degli Studi Roma Tre svolge attività di formazione universitaria a favore delle persone private della libertà personale all’interno di un più ampio disegno volto a promuovere l’integrazione sociale e una diversa cultura della pena.
L’esordio delle attività si deve all’impegno di alcune/i docenti e amministrativi– ricordiamo tra tutte/i il prof. Marco Ruotolo e la dott.ssa Roberta Evangelista – che all’inizio degli anni Dieci costituirono una prima rete di servizi e di rapporti istituzionali.
A partire dal 2012, dapprima con un Protocollo siglato con il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lazio e poi con una Convenzione sottoscritta anche dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, Roma Tre ha profuso un impegno continuo.
Nel corso del tempo, tale impegno ha assunto un carattere più strutturato fino all’attuale forma del Polo Universitario Penitenziario (PUP) Roma Tre: sistema di servizi didattici e amministrativi volto a garantire l’effettivo esercizio del diritto allo studio universitario delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
All’interno del sistema PUP, l’Università Roma Tre è direttamente impegnata a:
- individuare i percorsi formativi accessibili alle persone detenute, al fine di garantire il completamento della carriera e l’effettiva possibilità di acquisire tutte le competenze necessarie per ottenere il titolo finale;
- prevedere, per quanto di competenza dell’Ateneo, l’adozione di provvedimenti destinati a esonerare le studentesse e gli studenti detenuti dal pagamento di tasse e contributi universitari;
- mettere a disposizione dell’Amministrazione Penitenziaria e del Garante i regolamenti e le norme di Ateneo che disciplinano la carriera studentesca e l’attività didattica;
- organizzare le attività di tutoraggio e l’interazione tra docenti e studentesse/i detenuti;
- utilizzare la didattica a distanza, ove impiegata e consentita dalle misure detentive;
- assicurare specifico impegno per l’erogazione dei servizi presso i Poli Universitari costituendi o di futura costituzione negli istituti penitenziari della Regione Lazio;
- mantenere i benefici previsti per gli studenti e le studentesse detenuti anche a coloro i quali fossero dimessi, ovvero in esecuzione penale esterna, fino al conseguimento del titolo finale, previa acquisizione di un numero minimo di crediti annuo.