Per quanto essenziale, l’impegno dell’Università Roma Tre non sarebbe sufficiente a garantire il diritto allo studio delle persone private della libertà senza l’apporto determinante dell’Amministrazione penitenziaria, a tutti i livelli; degli organi centrali e locali preposti alla tutela e a garanzia dei diritti dei detenuti; di altri enti pubblici e privati impegnati a sostenere i processi di rieducazione e di reinserimento sociale e lavorativo della popolazione detenuta.
I primi partner del PUP Roma Tre sono:
- il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise.
- Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio.
Soggetti firmatari con l’Università Roma Tre della Convenzione che definisce il quadro normativo all’interno del quale opera il PUP. Sottoscritta nel 2014 e rinnovata ogni triennio fino a oggi, la Link identifier #identifier__156602-1Convenzione puntualizza gli impegni assunti da Roma Tre, dall’Amministrazione Penitenziaria e dal Garante regionale.
L’Amministrazione Penitenziaria è coinvolta a tutti i livelli, dagli organi centrali e regionali fino ai singoli Istituti penitenziari in cui sono presenti le/i nostri studenti. il PUP Roma Tre interagisce in modo continuo e proficuo con le Direzioni, le Aree educative e la Polizia Penitenziaria dei singoli istituti.
Il Garante regionale si fa tramite essenziale e svolge funzioni di coordinamento con la Regione Lazio e con DiSCo – L’ente regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza:
La Regione Lazio fornisce sostegno alle e agli studenti detenuti garantendo loro l’esenzione dal pagamento della tassa regionale ed erogando contributi all’Università Roma Tre per interventi finalizzati all’istruzione, alla formazione culturale e professionale delle e dei detenuti (L. R. 8 giugno 2007, n. 7 “Interventi a sostegno dei diritti della popolazione detenuta della Regione Lazio”).
DiSCo offre un contributo al reperimento dei materiali didattici provvedendo all’acquisto di libri e di altri strumenti indispensabili allo studio.
Tra gli altri interlocutori coinvolti, o dei quali è previsto il coinvolgimento, ricordiamo gli Uffici per l’esecuzione penale esterna (UEPE), i Centri per la giustizia minorile e di comunità (CGMC), i garanti comunali dei detenuti, le Associazioni di volontariato in carcere, la rete delle Scuole ristrette.
Si segnala, infine, il ruolo di sostegno alla formazione universitaria in carcere svolto dal Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.